Riunione del Ministro degli Affari Esteri ed Europei della Repubblica di Croazia Gordan Grlić Radman e del ministri degli Affari Esteri della Repubblica di San Marino Luca Beccari

Il 30 aprile il Ministro degli Affari Esteri ed Europei Gordan Grlić Radman ha ricevuto il Ministro degli Affari Esteri, della Cooperazione Economica Internazionale e delle Comunicazioni della Repubblica di San Marino Luca Beccari.

Entrambi ministri hanno espresso la loro soddisfazione per le ottime relazioni bilaterali tra i due paesi, basate sul riconoscimento dei forti legami storici derivanti dalla leggenda che il fondatore di San Marino sia Santo Marino, originario dell'isola di Rab. La Città di San Marino è gemellata con la Città di Rab dal 22 giugno 1968, e la Carta di Gemellaggio è stata rinnovata nel 2018, in occasione del cinquantesimo anniversario della prima firma.

I ministri hanno affermato che la Repubblica di Croazia e la Repubblica di San Marino non hanno questioni aperte e hanno espresso l'auspicio di un ulteriore rafforzamento della cooperazione in aree di reciproco interesse. Hanno altrettanto confermato l’impegno dei due paesi alla strategia e agli obiettivi dell'Iniziativa Adriatico-Ionica. San Marino è diventato membro dell'Iniziativa Adriatico-Ionica nel 2019, con un forte sostegno della Croazia.

Il Ministro Grlić Radman ha espresso la sua gratitudine al Ministro Beccari per l'aiuto concreto da parte di San Marino alle aree terremotate della Contea di Sisak e Moslavina, che ha compreso la donazione di un modulo abitativo, nonché i fondi finanziari raccolti dalle donazioni dei cittadini.

Nel contesto dell’Accordo di Associazione all'EU, che San Marino sta negoziando insieme ad Andorra e Monaco, il Ministro Grlić Radman ha espresso il sostegno della Croazia alla continuazione dei negoziati, nonché l'auspicio per la loro positiva conclusione. I ministri hanno affermato che il fatto che San Marino non sia uno Stato membro ha aggravato in modo significativo la situazione economica e sanitaria del paese, poiché RSM non ha accesso ai fondi comunitari, in particolare al programma Next Generation UE.



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