NAPOLITANO U RH 7 ITA

Egregio Presidente della Repubblica Italiana Napolitano, gentile signora Napolitano, eccellenze, cari ospiti, E un particolare piacere potervi salutare in occasione della Vostra visita di stato nella Repubblica di Croazia. Visita giunta peraltro in un momento particolarmente felice: 150 anni dall'unificazione dell'Italia, 20 anni dopo dal'indipendenza della Croazia. E forse il fatto ancora piu rilevante essa giunge dopo la conclusione delle trattative tra la Croazia e l'Unione Europea e prima della firma del Trattato di adesione. In tale contesto l'Italia si e dimostrata essere un buon vicino e un paese amico. Per questo la ringrazio di cuore. E certo che la Croazia sapra apprezzare la vostra amicizia e i rapporti di buon vicinato e che il particolare sentimento dell'Italia verso questo paese sara un esempio da seguire nei rapporti con i nostri vicini, quando essi si incammineranno sulla strada da noi gia percorsa. Per la Croazia lo stato italiano non e un vicino qualsiasi, non rappresenta soltanto il paese contermine. L'Italia e la culla della cultura dell'Occidente europeo in tutti i suoi aspetti, dal diritto al sistema bancario, dalla musica all'arte figurativa e alla letteratura. La cultura italiana in buona parte e anche la nostra cultura, e parte della nostra identita.

Egregio Presidente della Repubblica Italiana Napolitano, gentile signora Napolitano, eccellenze, cari ospiti, E un particolare piacere potervi salutare in occasione della Vostra visita di stato nella Repubblica di Croazia. Visita giunta peraltro in un momento particolarmente felice: 150 anni dall'unificazione dell'Italia, 20 anni dopo dal'indipendenza della Croazia. E forse il fatto ancora piu rilevante essa giunge dopo la conclusione delle trattative tra la Croazia e l'Unione Europea e prima della firma del Trattato di adesione. In tale contesto l'Italia si e dimostrata essere un buon vicino e un paese amico. Per questo la ringrazio di cuore. E certo che la Croazia sapra apprezzare la vostra amicizia e i rapporti di buon vicinato e che il particolare sentimento dell'Italia verso questo paese sara un esempio da seguire nei rapporti con i nostri vicini, quando essi si incammineranno sulla strada da noi gia percorsa. Per la Croazia lo stato italiano non e un vicino qualsiasi, non rappresenta soltanto il paese contermine. L'Italia e la culla della cultura dell'Occidente europeo in tutti i suoi aspetti, dal diritto al sistema bancario, dalla musica all'arte figurativa e alla letteratura. La cultura italiana in buona parte e anche la nostra cultura, e parte della nostra identita. Senza gli influssi degli stati e delle culture italiane, soprattutto senza la Serenissima, la Croazia, come anche l'intera Europa, oggi sarebbe un paese profondamente diverso. Non vorrei sembrare pretenzioso dicendo che, seppure in misura minore, anche la moderna Italia non sarebbe la stessa senza la piccola Croazia e senza il contributo della sua gente. Per secoli l'Adriatico ha contribuito a unire, piuttosto che a separare, la Croazia e l'Italia, motivo per cui entrambi in passato giustamente lo chiamavamo Mare Nostrum, il nostro mare. La testimonianza di questa percezione dell'unita e dei fatti e rappresentata dai nomi con cui ognuno dei due paesi denomina le citta costiere del Nostro Mare: Venezia per noi si chiama Mleci, Ancona e Jakin, Zadar per voi e Zara e Split Spalato ecc. …. Tuttavia l'attestazione della nostra unione e la presenza della numerosa minoranza italiana in Istria, a Fiume, in Dalmazia e nella Slavonia occidentale e e di quella roata in Italia, modesta ma vitale, nella Regione Molise e a Trieste. La Croazia oggi e orgogliosa dell'alto livello di integrazione della nostra minoranza italiana, ossia dell'elevata soglia di tutela della sua identita culturale. L'integrazione della minoranza italiana nella nostra societa arricchisce significativamente anche la nostra indenita nazionale. Egregio Presidente Napolitano, Soltanto il periodo della moderna creazione degli stati nazionali ha conferito l'esclusivita al concetto di Mare Nostro. L'esclusivita delle ideologie che hanno contrassegnato il XX secolo, trasformandolo nel secolo piu fatale dell'umanita, non hanno alimentato la multicultura esistente nell'area del Mare Nostro. Con il rigore delle sue esclusioni, tali ideologie hanno provocato la tragedia delle sofferenze di massa dei Croati e degli Italiani. Decine di migliaia di persone hanno perso la vita, centinaia di migliaia sono state strappate al loro luogo natio. Noi siamo qui per riconoscere tutto ciò anche per coloro che ancora non riescono a vederlo, per condannare il male anche per coloro che ancora non trovano la forza di farlo, per perdonare reciprocamente, con generosita e benevolenza, i mali del passato che noi non abbiamo commesso e per volgerci verso il futuro. L'unificazione dell'Europa in base ai nuovi principi di collaborazione, pace, apertura e solidarieta, rispetto dei diritti umani e delle minoranze, e l'occasione giusta per conferire un nuovo significato al buon vecchio concetto del Mare Nostrum, ma anche per imprimere un nuovo spirito ai rapporti tra la Croazia e l'Italia. Il suo arrivo a Zagabria, i nostri colloqui, il suo discorso al Parlamento Croato mi sincerano sul fatto che non abbiamo sprecato questa occasione! Mi permetta di brindare al comune futuro europeo e al benessere della Croazia e dell'Italia. Alla salute!

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