Sabato 13 settembre a Venezia e' stata inaugurata la XI^ Mostra internazionale di architettura nell'ambito della Biennale di Venezia, indubbiamente la piu' autorevole rassegna dell'architettura moderna, una specie di specchio mondiale nel quale si riflettono le nuove tendenze, gli stili, ma anche i dilemmi e le diversita' concettuali che in questo momento definiscono l'architettura come disciplina creativa.
Il tema dell'edizione della Mostra, alla quale quest'anno partecipano 65 paesi nel programma principale, mentre molti sono rappresentati in numerose manifestazioni collaterali, si intitola „Architettura, oltre l'Edilizia“ („Architecture, Beyond Building“). Secondo le parole di Aaron Betsky, direttore artistico della Mostra, „l'architettura non e' edilizia, non significa costruire, edificare, ma rappresenta il modo di pensare, illustrare e formare l'alternativa critica all'esistente ambiente umano“. Percio' nella presente Mostra l'accento non si pone sui progetti, edifici o spazi gia' realizzati, ma si vuole scoprire se l'architettura, sperimentando con la realta', puo' proporre luoghi articolati in modo da far sentire „a casa“ nel mondo dei costanti cambiamenti.
Sabato 13 settembre a Venezia e' stata inaugurata la XI^ Mostra internazionale di architettura nell'ambito della Biennale di Venezia, indubbiamente la piu' autorevole rassegna dell'architettura moderna, una specie di specchio mondiale nel quale si riflettono le nuove tendenze, gli stili, ma anche i dilemmi e le diversita' concettuali che in questo momento definiscono l'architettura come disciplina creativa.
Il tema dell'edizione della Mostra, alla quale quest'anno partecipano 65 paesi nel programma principale, mentre molti sono rappresentati in numerose manifestazioni collaterali, si intitola „Architettura, oltre l'Edilizia“ („Architecture, Beyond Building“). Secondo le parole di Aaron Betsky, direttore artistico della Mostra, „l'architettura non e' edilizia, non significa costruire, edificare, ma rappresenta il modo di pensare, illustrare e formare l'alternativa critica all'esistente ambiente umano“. Percio' nella presente Mostra l'accento non si pone sui progetti, edifici o spazi gia' realizzati, ma si vuole scoprire se l'architettura, sperimentando con la realta', puo' proporre luoghi articolati in modo da far sentire „a casa“ nel mondo dei costanti cambiamenti.
Nel programma principale la Croazia si presenta con il progetto „Lo Spazio Urbano“, opera dell'architetto zaratino Nikola Bašic il quale in modo quasi ineccepibile trasforma nella realta' il tema assegnato dalla mostra. Il Commissario della Mostra, l'architetto Branko Siladin, con la proiezione continua trasmette l'atmosfera magica del „organo marino“ di Zara, il legame degli esseri umani con lo spazio, i cambiamenti che a seconda del flusso temporale avvengono sul lungomare di Zara.
Davanti ai numerosi invitati, ospiti stranieri, critici e amici, con le parole scelte per l'occasione la mostra croata e' stata inaugurata da Nina Obuljen, Segretario di Stato al Ministero della Cultura della Repubblica di Croazia, mentre il commissario della Mostra Branko Siladin, il custos Branko Franceschi e, su invito dei presenti, l'autore Nikola Bašic dalle prospettive diverse hanno esposto l'idea e illustrato la realizzazione stessa del progetto. All'inaugurazione hanno presenziato i rappresentanti della citta' di Zara, del Ministero della Cultura della Repubblica di Croazia, dell'Ambasciata della Repubblica di Croazia a Roma (Daša Bradicic, Ministro Consigliere) e del Consolato Generale a Trieste, nonche' i rappresentanti di numerose istituzioni culturali e dei media.
Nella parte sperimentale della mostra „Anticamera di Frammenti“ („Hall of Fragments“) che raffigura l'opera architettonica nel processo della sua creazione, prima dell'atto di costruzione, su invito del Direttore Artistico Aaron Betsky hanno partecipato gli architetti croati Vinko Penezic e Krešimir Rogina. Nel detto programma sono rappresentati i piu' grandi nomi dell'architettura mondiale moderna (Zaha Hadid, Massimiliano Fuksas, Frank O. Gehry ed altri).
La Mostra internazionale di architettura della Biennale di Venezia quest'anno e' stata inaugurata da Sandro Bondi, Ministro dei beni e delle attivita' culturali della Repubblica Italiana, il quale nel suo intervento ha sottolineato Venezia quale citta' „simbolo di eccezionalita' nel campo dell'architettura“.
„Il Leone d'Oro“, premio per la carriera, e' stato assegnato all'architetto americano Frank O. Gehry, indubbiamente piu' grande architetto contemporaneo, autore del Museo dell'Arte Moderna di Bilbao, opera che ha segnato l'architettura moderna del ventunesimo secolo. Il premio per la migliore mostra nazionale e' stato assegnato al padiglione della Polonia.
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