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Per la mostra inaugurata il 13 maggio nel prestigioso spazio espositivo Salone degli Incanti – ex pescheria di Trieste, con la quale e' stata presentata la scultura contemporanea croata, sono stati scelti diciassette artisti, originali nell'espressione, ma comunque seguaci della tradizione scultorea croata i quali nelle proprie opere hanno in qualche modo conservato quel che di autentico e sostanziale ricorda la loro terra e il ricco patrimonio artistico come inesauribile fonte d'ispirazione.Anche se „liberi pensatori“ dalle poetiche proprie, gli artisti selezionati per questa mostra sono rimasti fedeli sia ai materiali che all'approccio tradizionale nell'elaborazione della scultura, nonche' alla concezione tradizionale secondo la quale la scultura deve soddisfare tutti i valori pittorici e scultorei, senza perdere di contemporaneita'. E' certamente necessario sottolineare che, parlando della scultura croata, significa parlare del fusto dalla chioma ricca e diramata, quanto offre una grande possibilita' di scelta. Siccome, pero', tale scelta ha dovuto essere limitata, la loro scelta si basa innanzitutto sugli artisti della cosiddetta media generazione della scultura contemporanea croata – Slavomir Drinkovic, Peruško Bogdanic, Vladimir Gašparic Gapa, Dalibor Stošic, Matko Mijic, Petar Barišic, Mirko Zrinšcak, Ljubo de Karina, Damir Mataušic, Kuzma Kovacic, Kazimir Hraste, Siniša Majkus – e sulla generazione piu' giovane e piu' anziana. Quest'ultima e' rappresentata dai due grandi della scultura croata, accademici Marija Ujevic-Galetovi e Ivan Kožaric, mentre i giovani sono rappresentanti da Alem Korkut, Marina Bauer e Božica Matasic.

Per la mostra inaugurata il 13 maggio nel prestigioso spazio espositivo Salone degli Incanti – ex pescheria di Trieste, con la quale e' stata presentata la scultura contemporanea croata, sono stati scelti diciassette artisti, originali nell'espressione, ma comunque seguaci della tradizione scultorea croata i quali nelle proprie opere hanno in qualche modo conservato quel che di autentico e sostanziale ricorda la loro terra e il ricco patrimonio artistico come inesauribile fonte d'ispirazione.Anche se „liberi pensatori“ dalle poetiche proprie, gli artisti selezionati per questa mostra sono rimasti fedeli sia ai materiali che all'approccio tradizionale nell'elaborazione della scultura, nonche' alla concezione tradizionale secondo la quale la scultura deve soddisfare tutti i valori pittorici e scultorei, senza perdere di contemporaneita'. E' certamente necessario sottolineare che, parlando della scultura croata, significa parlare del fusto dalla chioma ricca e diramata, quanto offre una grande possibilita' di scelta. Siccome, pero', tale scelta ha dovuto essere limitata, la loro scelta si basa innanzitutto sugli artisti della cosiddetta media generazione della scultura contemporanea croata – Slavomir Drinkovic, Peruško Bogdanic, Vladimir Gašparic Gapa, Dalibor Stošic, Matko Mijic, Petar Barišic, Mirko Zrinšcak, Ljubo de Karina, Damir Mataušic, Kuzma Kovacic, Kazimir Hraste, Siniša Majkus – e sulla generazione piu' giovane e piu' anziana. Quest'ultima e' rappresentata dai due grandi della scultura croata, accademici Marija Ujevic-Galetovi e Ivan Kožaric, mentre i giovani sono rappresentanti da Alem Korkut, Marina Bauer e Božica Matasic. Nel fruttuoso periodo creativo di Ivan Kožaric, le sue opere hanno attraversato il lungo processo di continui cambiamenti e trasformazioni morfologiche, cosi' che in quelle trasformazioni radicali e dopo l'anticipata scultura „classica“ lui si e' immerso nella sfera del concettuale, nella sfera della concezione ampliata della scultura dove alla liberta' creativa e alla liberta' del media stesso non vengono preposte regole alcune. Anche la scultrice Marija Ujevic-Galetovic e' presente da tanto tempo sulla scena della scultura croata. Forma e crea le proprie poesie nell'argilla, partendo sempre dal corpo umano. Ritratti, mezzi busti, spesso anche figura intera, sono opere caraterizzate dalla mano riconoscibile dell'artista. Quanto la bellezza della terra nativa, d'altra parte, possa stimolare la creativita' e' evidente nelle opere del scultore Ljubo de Karina, il quale trova l'ispirazione per le proprie sculture nella nativa Istra, nel suo patrimonio archeologico, nella tradizione popolare, l'architettura e il paesaggio locale. Dagli anni ottanta nell'atellier di Peruško Bogdanic, dopo le sue sculture di fili, ferro e alluminio, come nuovo materiale entra il legno, dal quale lui crea sculture colorate caratterizzate da minimalismo e sottile espressivita' che nella fase successiva, in cui lo scultore ha iniziato a utilizzare e confrontare il legno con la pietra, nonche' la pietra ruvida con il liscio bronzo creando sculture monumentali che incarnano elementi mitologici e magici, diventa piu' accentuata. Le sculture di Vladimir Gašparic Gapo, dopo la fase iniziale in cui scolpisce nel legno, piena di emotivita' espressionista e caraterizzata dalla finalizzazione quasi rustica, oggi sono di granito svedese, mentre trova l'ispirazione nell'antico passato pieno di totem e di miti. Le forme delle sculture di Slavomir Drinkovic si distinguono per la semplicita', per la chiarezza e la lapidarieta' dell'espressione, ponendo in primo piano il materiale stesso – spesso i grandi blocchi monolitici di pietra. Lo scultore Kuzma Kovacic, dopo la fase del lavoro nel poliestere, ha proseguito lavorando il vetro che era in grado di soddisfare l'insistere dell'artista sulla trasparenza del volume. Ma Kovacic diversifica altrattanto le soluzioni scultoree e indipendentemente se si esprime nel legno, vetro o gesso, riduce le forme alla massima semplicita' nella quale tende all'essenza e alla contemplazione. Lo scultore Mirko Zrinšcak ha scelto il legno come materiale primario della sua espressione artistica. Malgrado il passaggio dalle iniziali e semplici sculture di forma minimalista alle successive forme libere di grandi dimensioni, tutte le sue lasciano l'impressione mistica come risultato della simbiosi dello scultore con la natura. Nelle sculture di Kažimir Hraste, le forme astratte realizzate nell'alluminio e vetro, e' notevole l'importanza della luce e della trasparenza scultorea, ma anche l'impressione di leggerezza, la fragilita' e la calma. La scultura di Petar Barišic, dopo aver attraversato alcune fasi, oggi compone i minuziosamente elaborati elementi quadrati, ottenendo cosi' costruzioni nello spazio, con il tempo cresciute fino ad assumere le proporzioni monumentali e che, iniseme all'elemento della luce, diventano fascinanti istallazioni luminose. Il lavoro di Matko Mijic e' caraterizzato dalla ricchezza dei temi e dalle dimensioni minimaliste, mentre le sue sculture in bronzo e in pietra sono prodotto della fervida immaginazione dell'artista e della sua incredibile capacita' della nozione associativa del mondo che lo circonda. Dalibor Stošic e' lo scultore guidato dalla casualita', ma anche dall'emotivita', e il suo opus e' fatto dalle sculture create da due elementi: il legno e il metallo, ovvero il cuore e il ratio. Per quanto intrecciati in modo intuitivo, quei due elementi sono al contempo in duello reciproco. Uno dei quattro scultori giovani le cui opere sono esposte in questa mostra, Alem Korkut, si occupa in modo continuativo della ricerca nella scultura, per cui la sua opera e' la simbiosi della scultura con il media del video. Anche nelle opere di Siniša Majkus si puo' parlare della metamorfosi, ma di quella legata al materiale con il quale crea il mondo magico delle fantastiche forme colorate che sembrano organismi giganti naturali. La sorprendente diversificazione nel trattamento dei tre elementi scultorei – la forma, l'idea e il materiale, puo' essere trovata nelle opere della scultrice Božica Matasic, la quale con la continua ricerca arriva agli importanti spostamenti nella propria scultura, arricchendo la sua espressione pittorica. Marina Bauer, dopo la classica fase scultorea astratta, si e' voltata verso le istallazioni ambientali attraverso le quali esplora il tema del proprio passato e nel quale si esprime il livello dell'individualita' emotiva, la coscienza e il subconscio dell'autrice, l'essenziale e l'elementare. Ciascuno dei suddetti artisti alla Mostra della scultura contemporanea croata a Trieste e' rappresentato dalle proprie tre opere.

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