L'Ambasciatore Tomislav Vidoševic ha presenziato il 1 aprile a San Marino alla tradizionale cerimonia d'insediamento dei nuovi Capitani Reggenti, Maria Luisa Berti I e Filippo Tamagnini I, i quali nel corso dei prossimi sei mesi saranno a capo della Repubblica. Come da cerimoniale, la cerimonia e' stata resa ancora piu' solenne dalla presenza dei Capitani Reggenti in congedo, i membri del Governo di San Marino, l'ufficiere della cerimonia, Segretario Generale dell'OSCE Marc Perrin de Brichambaut, i Capitani dei Comuni della Repubblica di San Marino e i rappresentanti del Corpo Diplomatico e Consolare.
Al nome del Corpo Diplomatico-Consolare i Capitani Reggenti eletti sono stati salutati dal Decano, Nunzio Apostolico Mons. Giuseppe Bertello. Nel suo discorso, il Mons. Bertello ha invitato a ricordare le vittime del terremoto e dello tsunami e la ancora non sanata catastrofe nucleare in Giappone, esprimendo la speranza che saranno fatti tutti gli sforzi possibili al fine di rimarginare le ferite di quelle tragedie. La principale parte del suo intervento e' stata dedicata alla crisi libica e agli eventi nell'Africa settentrionale. Il Mons. Bertello ha invitato alla via dell'unita', costruita con la cooperazione nella solidarieta' e ispirata dagli eterni principi della verita', la giustizia, la solidarieta' e la liberta', ponendo l'accento sull'obiettivo di quegli sforzi, ovvero la creazione dei rapporti basati sulla forza del diritto e non sul diritto del piu' forte, i rapporti che non si limiteranno esclusivamente all'equilibrio degli interessi ma ai negoziati aperti e responsabili.
L'Ambasciatore Tomislav Vidoševic ha presenziato il 1 aprile a San Marino alla tradizionale cerimonia d'insediamento dei nuovi Capitani Reggenti, Maria Luisa Berti I e Filippo Tamagnini I, i quali nel corso dei prossimi sei mesi saranno a capo della Repubblica. Come da cerimoniale, la cerimonia e' stata resa ancora piu' solenne dalla presenza dei Capitani Reggenti in congedo, i membri del Governo di San Marino, l'ufficiere della cerimonia, Segretario Generale dell'OSCE Marc Perrin de Brichambaut, i Capitani dei Comuni della Repubblica di San Marino e i rappresentanti del Corpo Diplomatico e Consolare.
Al nome del Corpo Diplomatico-Consolare i Capitani Reggenti eletti sono stati salutati dal Decano, Nunzio Apostolico Mons. Giuseppe Bertello. Nel suo discorso, il Mons. Bertello ha invitato a ricordare le vittime del terremoto e dello tsunami e la ancora non sanata catastrofe nucleare in Giappone, esprimendo la speranza che saranno fatti tutti gli sforzi possibili al fine di rimarginare le ferite di quelle tragedie. La principale parte del suo intervento e' stata dedicata alla crisi libica e agli eventi nell'Africa settentrionale. Il Mons. Bertello ha invitato alla via dell'unita', costruita con la cooperazione nella solidarieta' e ispirata dagli eterni principi della verita', la giustizia, la solidarieta' e la liberta', ponendo l'accento sull'obiettivo di quegli sforzi, ovvero la creazione dei rapporti basati sulla forza del diritto e non sul diritto del piu' forte, i rapporti che non si limiteranno esclusivamente all'equilibrio degli interessi ma ai negoziati aperti e responsabili.
I Capitani Reggenti nel loro discorso d'insediamento hanno sottolineato l'importanza che per San Marino rappresenta l'imminente visita del Santo Padre a giugno prossimo, ricordando l'ultima visita del Santo Padre il Papa Giovanni Paolo II nel 1982. Annunciando la laro partecipazione, su invito del Presidente della Repubblica Italiana Napolitano, alla cerimonia centrale della celebrazione del 150° anniversario dell'unita' d'Italia il 2 giugno a Roma, hanno aperto il tema dei rapporti con la vicina Italia confermando cosi' che la loro e' un'amicizia solida, storica e fraterna che mai e' stata messa in discussione. Nelle circostanze odierne, i Capitani Reggenti hanno espresso l'auspicio che le difficolta' attuali saranno superate nello spirito d'amicizia la quale sara' "la chiave che riaprira' le porte alla cooperazione". In tal senso, i Capitani hanno espresso la convinzione che il Governo di San Marino si sia fortemente impegnato nell'adeguamento dell'economia locale alle nuove regole di trasparenza e cooperazione internazionale e che sia determinato a continuare su quella strada; hanno sottolineato che la questione di tempo e' vitale per San Marino ed hanno invitato il Governo italiano di definire presto le procedure per implementare gli accordi raggiunti.
I Capitani Reggenti hanno sottolineato che San Marino con particolare attenzione e preoccupazone segue gli eventi sulla costa meridionale del Mediterraneo. Riguardo la crisi libica, San Marino ha appoggiato la Risoluzione delle Nazioni Unite e auspica che gli obiettivi della Risoluzione saranno raggiunti quanto prima, affinche' il popolo libico, con il minor numero possibile di vittime civili, poossa scegliere liberamente il proprio futuro. Le parole di solidarieta' sono state rivolte al popolo del Giappone, insieme a quelle di ammirazione per la sua dignita' e il coraggio nei tempi della catastrofe.
Dopo la cerimonia d'insediamento, e' stato offerto il ricevimento per il Corpo Diplomatico e Consolare.
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