IZLOZBA M. VEJZOVIC 2

Vorremmo estrapolare alcuni pensieri dell'Accademico Tonko Maroevic dalla prefazione alla mostra „Romamor“ di Munir Vejzovic, inaugurata in occasione della Festa Nazionale della Repubblica di Croazia a Roma, il 27 giugno 2006.

Vorremmo estrapolare alcuni pensieri dell'Accademico Tonko Maroevic dalla prefazione alla mostra „Romamor“ di Munir Vejzovic, inaugurata in occasione della Festa Nazionale della Repubblica di Croazia a Roma, il 27 giugno 2006. „Munir Vejzovic ha ormai creato un'universo figurativo molto coerente e convincente, e la sua opera occupa gia' un posto eminente nell'ambito dell'arte contemporanea croata. Sperimentando con quasi tutte le tecniche e discipline espressive e cimentandosi nei diversi generi di tradizione plurisecolare (paesaggi, vedute, ritratti, composizioni allegoriche), si e' imposto in modo particolare come il cantore dell'amore, come un sensibile e delicato lirico dei rapporti tra l'uomo e la donna". La sua vena immaginativa e' impregnata di erotismo, predilige le forme femminili e le suggestioni dell'amplesso, ma anche quando tratta motivi diversi dal nudo, le sue matite e pennelli carezzano l'oggetto che stanno delineando o che tirano fuori dal materiale prescelto. L'unita' del mondo pittorico di Vejzovic consiste dunque nell'approccio sensuale, nella visione edonista, nell'interpretazione epicurea della vita. Tutte le linee tirate con passione e tutti i colori disposti con immediatezza e freschezza affermano senz'altro il suo elan vital e joie de vivre. Non a caso ci siamo serviti di termini francesi, perche' la sua matrice culturale ha evidentemente qualcosa che potrebbe avvicinarlo a l'ecole de Paris, al periodo d'oro parigino, del „ritorno all'ordine“, successivo alla fase dell'avanguardia storica (che assimila pero' molte esperienze fondamentali dei rinnovamenti stilistici). Portando adesso una scelta delle sue opere nella Citta' Eterna, il pittore si rende conto di giungere a un incontro con la storia, di arrivare in un ambiente che pure al suo caro Picasso ha dato delle spinte proficue per allargare la sua ricerca morfologica. In questo senso la sua mostra e' anche un'occasione di verifica e di conferma. Crediamo che Munir Vejzovic sia capace di dimostrare che uno strumento antico come la pittura puo' ancora modulare dei toni gradevoli e melodiosi.“

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