FESTIVAL SANTO STEFANO DI SESSANIO ITA

Il sabato 23 giugno 2007 a Santo Stefano in Sessanio (L'Aquila) nella Regione di Abruzzo e stata celebrata la giornata inaugurale del Festival internazionale di musica da camera denominato «Musica nei Borghi d'Europa». Sulla segnalazione dell'Ufficio del Turismo Croato a Roma e sull'invito degli organizzatori, all'apertura del Festival, in rappresentanza dell'Ambasciata della Repubblica di Croazia in Italia, era presente il consigliere per gli affari politici, sig. Mirko šikic. Al Festival, che si protrarra fino al 14 giugno, partecipera anche l'Ensemble Plazarius di Dubrovnik, specializzato nell'interpretazione strumentale delle musiche europee del medioevo e del rinascimento. L'intenzione dei promotori di questa manifestazione e far diventare questo borgo medievale un luogo di «contentezza» e di incontro dei musicisti, artisti e scienziati di tutta l'Europa, un'officina musicale, un laboratorio di idee e della creativita dello spirito umano. In questo senso gli ideatori di questo progetto chiamano a collaborare tutti «i Borghi d'Europa». Lo sanno che anche in Croazia, oltre a Dubrovnik, vi sono simili borghi che vanno valorizzati e conosciuti.

Il sabato 23 giugno 2007 a Santo Stefano in Sessanio (L'Aquila) nella Regione di Abruzzo e stata celebrata la giornata inaugurale del Festival internazionale di musica da camera denominato «Musica nei Borghi d'Europa». Sulla segnalazione dell'Ufficio del Turismo Croato a Roma e sull'invito degli organizzatori, all'apertura del Festival, in rappresentanza dell'Ambasciata della Repubblica di Croazia in Italia, era presente il consigliere per gli affari politici, sig. Mirko šikic. Al Festival, che si protrarra fino al 14 giugno, partecipera anche l'Ensemble Plazarius di Dubrovnik, specializzato nell'interpretazione strumentale delle musiche europee del medioevo e del rinascimento. L'intenzione dei promotori di questa manifestazione e far diventare questo borgo medievale un luogo di «contentezza» e di incontro dei musicisti, artisti e scienziati di tutta l'Europa, un'officina musicale, un laboratorio di idee e della creativita dello spirito umano. In questo senso gli ideatori di questo progetto chiamano a collaborare tutti «i Borghi d'Europa». Lo sanno che anche in Croazia, oltre a Dubrovnik, vi sono simili borghi che vanno valorizzati e conosciuti. Quello che rende questo Festival particolare ed originale non e soltanto un ricco e variegato programma musicale intrecciato con le recite dei brani delle poesie, eseguito da eccellenti musicisti e attori europei, ma piuttosto l'ambiente stesso nel quale esso si realizza. Si tratta di un borgo medievale con un labirinto di archi e piazzette, costruite esclusivamente in pietra. Santo Stefano di Sessanio e un paese sito ai pie di Gran Sasso d'Italia, 1250 m sul livello del mare, che qualche tempo fa era completamente abbandonato. I suoi abitanti durante gli ultimi decenni del secolo scorso, nella ricerca di una vita migliore sono emigrati nei paesi d'oltremare abandonando le case di pietra dei suoi antenati lasciandole in balia del tempo e delle intemperie. Santo Stefano di Sessanio era nel medioevo la proprieta della famiglia dei Medici di Firenze. La torre merlata che sovrasta il paese e numerosi stemmi del Granducato di Toscana testimoniano dei tempi d'oro del paese dove fioriva la pastorizia e da dove si esportava la lana verso Nord. Col emigrazione dei ultimi due secoli il paese si era letteralmente svuotato, qualcosa simile ai piccoli borghi del nostro entroterra istriano. Fortunatamente, grazie ad un ricco discendente emigrato all'estero che acquistò l'intero centro storico, il Santo Stefano fu salvato dalla rovina e trasformato in piccole pensioni da affittare. Tutto il restauro fu eseguito sotto stretto controllo degli architetti, storici ed artisti, in modo tale che tutto rimanga come una volta, compresi i mobili ed attrezzi antichi dentro le case. Cosi S. Stefano «risuscitò» alla nuova vita diventando attrazione per i numerosi turisti e ora anche il luogo di incontro di arte e di cultura. Quest'iniziativa degna di ogni lode potra diventare un esempio e un'ispirazione come vanno salvati i luoghi storici di inestimabile valore anche in Croazia.

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