Il 16 febbraio 2015, il coro maschile „Faraoski kantaduri“ dell"Isola di Hvar ha tenuto in Vaticano il concerto „Dietro la croce“, in cui hanno interpretato i piu noti canti popolari liturgici, eseguiti gia da secoli sull"isola di Hvar durante la Quaresima e particolarmente durante la Settimana Santa. Il Concerto si e tenuto nella Chiesa di Santa Maria della Pieta appartenente al Pontificio Collegio Teutonico, che si trova nelle immediate vicinanze della Basilica di San Pietro. Tra il centinaio di spettatori, erano presenti numerosi rappresentanti del corpo diplomatico, alte cariche della Curia (fra tutti il cardinale sloveno Rode") e delle istituzioni culturali di Roma, nonché sacerdoti croati, religiosi e religiose che vivono a Roma. I presenti hanno salutato con molto calore ed entusiasmo i cantanti croati.
„Dietro la croce“ e una specie di oratorio in cui sono raccolti 14 canti popolari collegati fra loro, che appartengono al piu alto patrimonio croato della passione. Alcuni canti, come Stabat Mater Dolorosa dal paese Vrbanj, sono il miglior esempio del canto nativo glagolitico dei nosti paesi. I Kantaduri non si sono limitati solo all"esecuzione di canti antichi, ma hanno preparato una scenografia suggestiva in modo che gli ascoltatori hanno potuto assistere ad un frammento della famosa processione „Dietro la croce“ che si tiene nella notte che va dal Giovedì Santo al Venerdì Santo nei sei paesi dell"isola di Hvar.
Due giorni prima i Kantaduri hanno cantato corso della celebrazione dei Santi Cirillo e Metodio tenutasi nella Basilica di San Clemente a Roma ed il 18 febbraio hanno partecipato all"Udienza generale da Papa in Piazza San Pietro. Davanti a 30 mila fedeli hanno intonato alcuni canti quaresimali croati. In questo modo i „Faroski kantaduri“ hanno commemorato il ventesimo anniversario dall"inizio della loro attivita, che volevano festeggiare proprio a Roma ed in Vaticano. Per la realizzazione di questa intenzione sono stati sostenuti anche dalla Fondazione Casa Croata, che ha sovvenzionato questo progetto con un finanziamento, e dall"Ambasciata croata presso la Santa Sede e dal Pontificio Collegio Croato di San Girolamo che lo hanno realizzato con il successo.
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