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Egregi visitatori

Egregi visitatori, l'inizio della mia missione diplomatica coincide con la beatificazione di papa Giovanni Paolo II il 1 maggio 2011, il cui pontificato ha fortemente segnato i primi anni dell’indipendenza della Repubblica di Croazia, e con la visita pastorale di papa Benedetto XVI alla Croazia il 4 e il 5 giugno 2011. Ho fortuna di esser stato testimone e partecipe degli eventi sopranominati che per molti ambasciatori accreditati presso la Santa Sede rimangono solo un sogno. Vorrei che la mia missione sia piena di eventi, se non di tale intensita, allora di contenuti che arricchiranno e miglioreranno la qualita dei rapporti tra la Croazia e la Santa Sede.

Egregi visitatori, l'inizio della mia missione diplomatica coincide con la beatificazione di papa Giovanni Paolo II il 1 maggio 2011, il cui pontificato ha fortemente segnato i primi anni dell’indipendenza della Repubblica di Croazia, e con la visita pastorale di papa Benedetto XVI alla Croazia il 4 e il 5 giugno 2011. Ho fortuna di esser stato testimone e partecipe degli eventi sopranominati che per molti ambasciatori accreditati presso la Santa Sede rimangono solo un sogno. Vorrei che la mia missione sia piena di eventi, se non di tale intensita, allora di contenuti che arricchiranno e miglioreranno la qualita dei rapporti tra la Croazia e la Santa Sede. I rapporti tra i croati e la Santa Sede hanno le radici molto antiche e profonde. Con la realizzazione del nostro sogno millenario, cioe la fondazione dello stato indipendente, i croati hanno continuato il loro rapporto privilegiato con la Santa Sede, che ha avuto un ruolo molto importante nella creazione del moderno stato croato. Oggi quei rapporti sono molto buoni, il che e evidente da ben quattro visite dei successori di Pietro in Croazia in soli diciassette anni. Capi di stato, primi ministri e altri statisti croati visitano regolarmente lo Stato della Citta del Vaticano, e i prelati vaticani spesso effettuano le visite in Croazia. La qualita dei rapporti si riflette anche sulle relazioni del Governo croato e la Chiesa Cattolica in Croazia, che oggi sono ottime. Con i quattro contratti ratificati tra la Croazia e la Santa Sede, nella seconda meta degli anni ‘90 del secolo scorso, si sono create le basi per regolare le relazioni tra lo stato e la chiesa, che erano profondamente disturbati durante il periodo del comunismo. Sebbene tutti i contratti non siano ancora stati realizzati, per cui ci vuole tempo, tutte e due le parti sono fiduciose e cercano soluzioni per le situazioni contese. Croazia e un paese con la tradizione cristiana, e secondo la Costituzione, un paese separato dalla Chiesa, e di questo fatto si devono attenere tutte le istituzioni come anche quest’Ambasciata. Nel nostro lavoro manterremo i rapporti regolari e fruttuosi con la Segreteria di Stato della Santa Sede, come anche con altre istituzioni della Curia Romana, che hanno importanza politica, culturale e religiosa per i rapporti con la Croazia. Cercheremo che tali rapporti siano come quelli con gli altri stati, avendo in mente la particolare posizione della Santa Sede. I nostri contatti con i rappresentanti della Chiesa Cattolica in Croazia saranno frequenti e in funzione del miglioramento dei rapporti con la Santa Sede. E facendolo dobbiamo tenere conto degli interessi dello Stato e condurre la politica statale. Considerando l’eredita culturale croata che, in gran parte, e stata creata all’interno della Chiesa Cattolica e che e, nella sua gran parte, radicata nella cristianita, cercheremo, con l’aiuto delle istituzioni vaticane, di organizzare le mostre e i concerti del contenuto sacrale. Per mostrare il valore e la nostra identita al Corpo Diplomatico, ai membri della Curia e tutti gli interessati alla Croazia e alla nazione croata, organizzeremo le conferenze, simposi e altre manifestazioni, sia nella sede dell’Ambasciata sia a Roma. In tutto cio non vogliamo dimenticare la nostra numerosa comunita croata in Italia, in particolare quella di Roma, con la quale vogliamo collaborare e mantenere i rapporti regolari. In primo luogo mi riferisco ai sacerdoti croati, religiose e religiosi che vivono, lavorano o studiano a Roma. Sebbene oggi non sia molto difficile informarsi sugli eventi per mezzo dei media, sul nostro sito web cercheremo di informarvi anche sugli eventi dei quali non si parla nei media, e in maniera un po’ diversa. Cio non e né facile né semplice, specialmente se si lavora con le insufficienti risorse umane, com’e il nostro caso al momento. Percio vi preghiamo per il vostro supporto e la pazienza. Le porte della nostra Ambasciata sono aperte a tutti i benpensanti, e sul nostro indirizzo mail aspettiamo anche il vostro saluto e il vostro contributo.

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