Dal 28 al 30 novembre alla Camera dei Deputati del Parlamento italiano ha avuto luogo la VI Assemblea plenaria dell'UNECE (United Nations Economic Commission for Europe), aperta con gli interventi del Ministro dell'Ambiente Corrado Clini e del Vice Presidente della Camera dei Deputati Rocco Buttiglione.
L'UNECE e' stata fondata nel 1947 come una delle cinque commissioni regionali dell'ONU. Il suo compito principale e' la promozione dell'integrazione economica paneuropea. Come piattaforma multilaterale facilita l'integrazione economica e la cooperazione tra i paesi membri, e incentiva lo sviluppo sostenibile e lo sviluppo dell'economia attraverso il dialogo politico, i negoziati tramite gli strumenti di diritto nazionale, lo sviluppo delle normative, le modifiche e la preparazione delle prassi migliori e il supporto tecnico per i paesi in via di transizione nel settore economico. L'UNECE attualmente conta 56 membri che promuovono la cooperazione transfrontaliera nel settore idrico ai fini della tutela delle acque e dello sfruttamento dei corsi d'acqua transfrontalieri, come anche dei laghi internazionali. L'UNECE e' responsabile per la fattiva attuazione della Convenzione sulla tutela e sull'utilizzo dei corsi d'acqua transfrontalieri e dei laghi internazionali, ovvero della Convenzione di Helsinki adottata da parte dell'UNECE nel1992 la quale e' stata firmata dalla Repubblica di Croazia nel 1996, e partecipa attivamente da molti anni nell'attuazione di quanto descritto visto che la Commissione UNECE ha rappresentato la base per la sottoscrizione di tutti gli accordi bilaterali sull'economia idrica (Slovenia, Ungheria, Bosnia Erzegovina, Montenegro), come anche di quelli multilaterali – la Commissione del Sava e l'ICPDR.
Dal 28 al 30 novembre alla Camera dei Deputati del Parlamento italiano ha avuto luogo la VI Assemblea plenaria dell'UNECE (United Nations Economic Commission for Europe), aperta con gli interventi del Ministro dell'Ambiente Corrado Clini e del Vice Presidente della Camera dei Deputati Rocco Buttiglione.
L'UNECE e' stata fondata nel 1947 come una delle cinque commissioni regionali dell'ONU. Il suo compito principale e' la promozione dell'integrazione economica paneuropea. Come piattaforma multilaterale facilita l'integrazione economica e la cooperazione tra i paesi membri, e incentiva lo sviluppo sostenibile e lo sviluppo dell'economia attraverso il dialogo politico, i negoziati tramite gli strumenti di diritto nazionale, lo sviluppo delle normative, le modifiche e la preparazione delle prassi migliori e il supporto tecnico per i paesi in via di transizione nel settore economico. L'UNECE attualmente conta 56 membri che promuovono la cooperazione transfrontaliera nel settore idrico ai fini della tutela delle acque e dello sfruttamento dei corsi d'acqua transfrontalieri, come anche dei laghi internazionali. L'UNECE e' responsabile per la fattiva attuazione della Convenzione sulla tutela e sull'utilizzo dei corsi d'acqua transfrontalieri e dei laghi internazionali, ovvero della Convenzione di Helsinki adottata da parte dell'UNECE nel1992 la quale e' stata firmata dalla Repubblica di Croazia nel 1996, e partecipa attivamente da molti anni nell'attuazione di quanto descritto visto che la Commissione UNECE ha rappresentato la base per la sottoscrizione di tutti gli accordi bilaterali sull'economia idrica (Slovenia, Ungheria, Bosnia Erzegovina, Montenegro), come anche di quelli multilaterali – la Commissione del Sava e l'ICPDR.
L'Assemblea plenaria quest'anno ha segnato il ventesimo anniversario dalla sottoscrizione della Convenzione, ma ha anche rappresentato l'occasione per celebrare un momento storico, la sottoscrizione in data 29 novembre 2012 da parte di Moldova e di Ucraina dell'Accordo bilaterale relativo al porto sul Fiume Nistro. Durante l'Assemblea e' stato concordato il meccanismo per la prevenzione dai pericoli dell'acqua e per l'ampliamento della Convenzione. Nei prossimi tre anni l'Italia assumera' la presidenza all'Assemblea dell'UNECE. Uno dei compiti, oltre al gia' esistente impegno volto all'intensificazione dei rapporti tra gli organi nella gestione della tutela delle acque dai cambiamenti climatici e dalle catastrofi naturali e' anche la trasformazione della Convenzione dal livello regionale al livello globale, il che significa l'apertura e la piena cooperazione di tutti i paesi interessati anche se non europei. I principali obiettivi che la Convenzione si pone sono: la protezione dalle acque transfrontaliere attraverso la prevenzione, il controllo e la riduzione dei rischi dai fenomeni naturali, la gestione razionale delle acque transfrontaliere, l'utilizzo adeguato e sostenibile delle acque e la prevenzione dei conflitti, la preservazione e il ripristino dell'ecosistema nel suo stato precedente.
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