Nell'ambito delle ampie attivita' dell'Ambasciata e dei Consolati Generali della Repubblica di Croazia nella Repubblica Italiana per quanto concerne la comunita' di minoranza croata in Italia, l'Ambasciatore Tomislav Vidoševic e il Console Generale della Repubblica di Croazia a Trieste Nevenka Grdinic, sabato 17 settembre si sono recati in visita alla comunita' croata sul territorio della Provincia di Belluno, riunita nell'ambito dell'Associazione croato-italiana Ploštine-Belluno. L'Associazione, "piu' giovane tra tutte", riunisce gli Italiani e i Croati che piu' di 130 anni fa' si sono insediati nella Slavonia occidentale, mentre nel corso della Guerra per la difesa della Patria a negli anni novanta alcuni dei discendenti si sono trasferiti nel territorio della Provincia di Belluno, dove tuttora lavorano e vivono con le loro famiglie. I loro legami con Lipik, Bakrac, Ploštine e altri luoghi della Contea di Požega e della Slavonia sono particolarmente forti cosi' che loro oggi di fatto percepiscono la Croazia quale loro prima patria. Parlano tutti sia l'italiano che il croato, e' visto che usano il dialetto dei loro avi sono ancora piu' caratteristici a causa del linguaggio arcaico. L'incontro e' stato organizzato nella casa alpina a Longarone in presenza del sindaco Roberto Padrin e del sindaco di Ponte nelle Alpi Roger De Menech, nonche' del presidente degli emigrati italiani nell'ambito dell'Associazione I Bellunesi nel mondo Arrigo Galli. La particolare soddisfazione per questo, come lo ha chiamato incontro storico per la loro comunita', e' stato espresso nel suo intervento il Presidente dell'Associazione Ploštine-Belluno Vlado Ciciliot. Nella stessa occasione he chiesto anche un concreto aiuto al fine di coinvolgere anche la loro associazione, dopo il completamento del processo di registrazione conformemente alla normativa italiana, nelle attivita' della Federazione delle comunita' croate in Italia e della Commissione per la comunita' di minoranza croata nella Repubblica Italiana la quale opera presso l'Ambasciata. I Sindaci di Longarone e di Ponte nelle Alpi, comuni nei quali vivono diverse centinaia di appartenenti di quella comunita', hanno sottolineato che si tratta di persone particolarmente valorose che contribuiscono per molti versi all'alto tenore di vita nella generalmente sviluppata Provincia di Belluno e Regione Veneto.
L'Ambasciatore Vidoševic ha sottolineato l'importanza delle minoranze nell'Europa moderna, ponendo l'accento sul fatto che i diritti delle minoranze, cosi' anche di quella italiana in Croazia, sono regolati dalla Legge Costituzionale. Ha sottolineato che ancora piu' importante e' la prassi, ovvero il sostegno alle comunita' di minoranza al livello centrale, provinciale e locale. I rapporti tra la Croazia e l'Italia piu' sviluppati e dinamici che mai, quanto testimonia anche la visita di stato del Presidente Napolitano a Zagabria e Pola, la partnership nell'ambito della NATO e presto anche nell'ambito dell'UE, formano un quadro unico per la tutela delle particolarita' di tutte le minoranze, cosi' anche di quelle cosi' preziose che caratterizzano questa specifica comunita' di minoranza.
Nell'ambito delle ampie attivita' dell'Ambasciata e dei Consolati Generali della Repubblica di Croazia nella Repubblica Italiana per quanto concerne la comunita' di minoranza croata in Italia, l'Ambasciatore Tomislav Vidoševic e il Console Generale della Repubblica di Croazia a Trieste Nevenka Grdinic, sabato 17 settembre si sono recati in visita alla comunita' croata sul territorio della Provincia di Belluno, riunita nell'ambito dell'Associazione croato-italiana Ploštine-Belluno. L'Associazione, "piu' giovane tra tutte", riunisce gli Italiani e i Croati che piu' di 130 anni fa' si sono insediati nella Slavonia occidentale, mentre nel corso della Guerra per la difesa della Patria a negli anni novanta alcuni dei discendenti si sono trasferiti nel territorio della Provincia di Belluno, dove tuttora lavorano e vivono con le loro famiglie. I loro legami con Lipik, Bakrac, Ploštine e altri luoghi della Contea di Požega e della Slavonia sono particolarmente forti cosi' che loro oggi di fatto percepiscono la Croazia quale loro prima patria. Parlano tutti sia l'italiano che il croato, e' visto che usano il dialetto dei loro avi sono ancora piu' caratteristici a causa del linguaggio arcaico. L'incontro e' stato organizzato nella casa alpina a Longarone in presenza del sindaco Roberto Padrin e del sindaco di Ponte nelle Alpi Roger De Menech, nonche' del presidente degli emigrati italiani nell'ambito dell'Associazione I Bellunesi nel mondo Arrigo Galli. La particolare soddisfazione per questo, come lo ha chiamato incontro storico per la loro comunita', e' stato espresso nel suo intervento il Presidente dell'Associazione Ploštine-Belluno Vlado Ciciliot. Nella stessa occasione he chiesto anche un concreto aiuto al fine di coinvolgere anche la loro associazione, dopo il completamento del processo di registrazione conformemente alla normativa italiana, nelle attivita' della Federazione delle comunita' croate in Italia e della Commissione per la comunita' di minoranza croata nella Repubblica Italiana la quale opera presso l'Ambasciata. I Sindaci di Longarone e di Ponte nelle Alpi, comuni nei quali vivono diverse centinaia di appartenenti di quella comunita', hanno sottolineato che si tratta di persone particolarmente valorose che contribuiscono per molti versi all'alto tenore di vita nella generalmente sviluppata Provincia di Belluno e Regione Veneto.
L'Ambasciatore Vidoševic ha sottolineato l'importanza delle minoranze nell'Europa moderna, ponendo l'accento sul fatto che i diritti delle minoranze, cosi' anche di quella italiana in Croazia, sono regolati dalla Legge Costituzionale. Ha sottolineato che ancora piu' importante e' la prassi, ovvero il sostegno alle comunita' di minoranza al livello centrale, provinciale e locale. I rapporti tra la Croazia e l'Italia piu' sviluppati e dinamici che mai, quanto testimonia anche la visita di stato del Presidente Napolitano a Zagabria e Pola, la partnership nell'ambito della NATO e presto anche nell'ambito dell'UE, formano un quadro unico per la tutela delle particolarita' di tutte le minoranze, cosi' anche di quelle cosi' preziose che caratterizzano questa specifica comunita' di minoranza.
Il Presidente degli emigrati italiani dell'Associazione I Bellunesi nel mondo Arrigo Galli ha anche ospitato l'Ambasciatore e il Console Generale in occasione della loro visita alla Diga del Vajont che si trova proprio in quella zona e dove e' avvenuta una delle piu' grandi catastrofi naturali in Italia, nel 1963 quendo a causa del franare del terreno montagnoso persero la vita quasi due mila persone, tra le quali anche i genitori del sig. Galli.
L'intera visita alla comunita' e' trascorsa in atmosfera particolarmente accogliente e cordiale con le specialita' preparate per l'occasione e tipiche per le zone dalle quali i suoi membri provengono, e con molta musica tradizionale, in particolare quella della Slavonia.
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