Giovedì 16 dicembre, nel cortile della Casa dei pellegrini croati di beato Ivan Mertz (Domus croata) a Roma, e stata inaugurata e benedetta una grande croce di pietra, alta 3,3 m. La croce e stata eretta nel ricordo del Grande giubileo del 2000, e nello stesso tempo in ricordo di tutti i Croati che durante la storia hanno sacrificato la loro vita per la fede e la patria, in modo particolare delle vittime di lungo periodo di regime comunista e delle vittime della recente Guerra patriotica.
La croce e stata costruita in pietra bianca dell'isola di Brac (Brazza) e dei mattoni delle rovine del santuario della Madonna di Aljmaš nella regione croata di Slavonia, distrutto durante l'ultima guerra. La pietra per la costruzione della croce e stata donata dall'impresa petriera Jadran Kamen di Brac, mentre la composizione artistica l'ha eseguita lo scultore accademico croato Lovro Jakšic.
Alla cerimonia dell'inaugurazione e benedizione della croce hanno presenziato i donatori di Brac guidati da sacerdote Don Ljubo Galov, parroco di Nerežišce. Alla cerimonia ha preso parte anche l'ambasciatore croato in Italia, Tomislav Vidoševic, accompagnato da Mirko šikic, consigliere dell'Ambasciata, nonché Presidente dell'Associazione Croato-Italiana a Roma, Ines šprem, in rappresentanza dell'Ambasciata croata presso la Santa Sede e numerosi croati, laici e religiose, che vivono a Roma.
Giovedì 16 dicembre, nel cortile della Casa dei pellegrini croati di beato Ivan Mertz (Domus croata) a Roma, e stata inaugurata e benedetta una grande croce di pietra, alta 3,3 m. La croce e stata eretta nel ricordo del Grande giubileo del 2000, e nello stesso tempo in ricordo di tutti i Croati che durante la storia hanno sacrificato la loro vita per la fede e la patria, in modo particolare delle vittime di lungo periodo di regime comunista e delle vittime della recente Guerra patriotica.
La croce e stata costruita in pietra bianca dell'isola di Brac (Brazza) e dei mattoni delle rovine del santuario della Madonna di Aljmaš nella regione croata di Slavonia, distrutto durante l'ultima guerra. La pietra per la costruzione della croce e stata donata dall'impresa petriera Jadran Kamen di Brac, mentre la composizione artistica l'ha eseguita lo scultore accademico croato Lovro Jakšic.
Alla cerimonia dell'inaugurazione e benedizione della croce hanno presenziato i donatori di Brac guidati da sacerdote Don Ljubo Galov, parroco di Nerežišce. Alla cerimonia ha preso parte anche l'ambasciatore croato in Italia, Tomislav Vidoševic, accompagnato da Mirko šikic, consigliere dell'Ambasciata, nonché Presidente dell'Associazione Croato-Italiana a Roma, Ines šprem, in rappresentanza dell'Ambasciata croata presso la Santa Sede e numerosi croati, laici e religiose, che vivono a Roma.
La solenne benedizione della croace ha avuto l'inizio nella cappella della Domus, condotta da P. Božidar Nagy, ideatore di questo progetto, che nel dare il benvenuto a tutti i presenti ha parlato del significato di questa iniziativa, in preparazione da dieci anni, sottolineando che questa Croce-monumento, unico nel suo genere, sia come idea che come lavorazione e messaggio che porta collegndo il sud-ovest con estremo nord-est della Croazia, sara un piccolo altare della Patria nella Citta Eterna. P. Nagy ha ringraziato in modo particolare l'Ambasciatore in persona per il suo interesse e l'aiuto concreto in tutti i progetti riguardanti la Domus Croata.
L'ambasciatore Vidoševic, salutanto i presenti, nel suo discorso ha espresso la sua personale soddisfazione per trovarsi di nuovo in questa Casa croata per partecipare alla cerimonia di commemorazione delle vittime croate di tutti i tempi sottolineando il forte simbolismo di questo evento. L'ambasciatore ha inoltre ricordato il supporto, concreto e realizzato, che l'Ambasciata e il Governo croato hanno dato alle istituzioni ecclesiastiche croate presenti a Roma: Pontificio Collegio Croato di San Girolamo, Museo della beata Maria del Crocifisso Petkovic e lo stesso Domus Croata, Ha ricordato anche la particolare attenzione della attuale capo del Governo croato, sig.ra Jadranka Kosor, la „protettrice terrestre della Domus Croata“, come l'ha intitolata P. Nagy in occasione dell'inaugurazione del busto del compianto Mons. dr. Frane Franic, l'arcivescovo metropolita dell'arcidiosesi di Split e di Makarsa, il grande sostenitore della Domus gia nei tempi della sua fondazione.
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